di Luciano Pignataro
La vite è pianta che ama maritarsi e di questa spiccata vocazione abbiamo quasi perso le tracce con la nascita della viticultura specializzata. Eppure, restano tracce incredibile di come questa pianta si sia adattata ad ogni condizione nel corso dei secoli, riuscendo a coprire un solo terrazzamento in Costiera amalfitana, oppure contribuendo all’agricoltura a due piani con la pergola.
Forse una delle espressioni più spettacolari è la vite maritata nell’Agro Aversano di cui esistono ancora pochissime ma spettacolari tracce, viti definite impropriamente ad Alberata mentre il termine tecnico preciso è piantata. Qui a farla da padrona è l’uva Asprinio, stretta parente del Greco di Tufo secondo recenti ricerche sul dna, un vitigno che molto probabilmente è stata gestita per la prima volta dagli Etruschi. Uno degli aspetti più interessanti della viticultura campana è proprio questo incrocio fra la tecnica etrusca e quella greca che si incontrarono/scontrarono nell’isola d’Ischia ma che si confrontarono lungo quasi tutta la regione perché le tracce etrusche sono ampiamente confortate dal Museo di Pontecagnano a Sud di Salerno e sicuramente si spinsero nella Piana del Sele in direzione di Paestum, lì dove poi i romani fissarono i confini amministrativi, fra la Campania Felix e la Lucania.
Scrive W. Goethe nel suo "Viaggio in Italia": “Finalmente raggiungemmo la pianura di Capua…. Nel pomeriggio ci si aprì innanzi una bella campagna tutta in piano…. I pioppi sono piantati in fila nei campi, e sui rami bene sviluppati si arrampicano le viti…. Le viti sono d’un vigore e d’un’altezza straordinaria, i pampini ondeggiano come una rete fra pioppo e pioppo”. Girando fra Aversa e Casal di Principe è ancora possibile godere di questo spettacolo.
La fermentazione avviene in anfore di terracotta a temperatura controllata, a cui segue un affinamento, sempre in anfora, di sette mesi con permanenza sulle fecce fini e infine altri due mesi in bottiglia prima di entrare il commercio. La spericolata vendemmia avviene in genere alla fine di settembre o all’inizio di ottobre.